CONSORZIO UNIMATIC
Il Consorzio Unimatic Group Industrial Technology è un tipico esempio di associazione no-profit di imprese manifatturiere operanti all’interno di una filiera tecnologica che mira a supportare le aziende associate nei processi di internazionalizzazione. Il consorzio export è una formula tipicamente italiana che si è sviluppata negli ultimi 40 anni e che ha giocato un ruolo fondamentale nei processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. La piccola dimensione delle imprese crea talvolta delle debolezze che possono essere e tali da non consentire alla piccola impresa di essere competitiva sui mercati internazionali. Nel corso degli anni in Italia si è quindi sviluppato un fenomeno associativo quello dei consorzi di esportazione che è stato utilizzato anche dalle Nazioni Unite come livello di riferimento a livello internazionale. Lo scopo operativo dei consorzi export come Unimatic Group Industrial Technology e di supportare le aziende associate nello sviluppo delle relazioni internazionali con nuovi operatori e operatori già conosciuti. Nel caso specifico del consorzio UNIMATIC si tratta di aziende operanti nella filiera delle tecnologie di lavaggio industriale. La logica di aggregazione nel caso specifico è quindi quella di creare sinergie tra aziende operanti nella stessa filiera produttiva al fine di consentire anche la tracciabilità delle produzioni e di conseguenza una maggiore efficacia nel controllo della qualità e soprattutto nella capacità di adattare le produzioni lungo l’intero filiera in base alla domanda del mercato. Il consorzio Unimatic ha operato in molti paesi del mondo e ha quindi maturato una grande esperienza in termini di supporto alle aziende associate nella ricerca di informazioni di mercato, ricerca contro le parti regolatorie, analisi di scenari strategici e valutazione delle potenzialità del Paese anche attraverso l’organizzazione di piani di marketing internazionale. Dall’esperienza del consorzio UNIMATIC, la possibilità di poter presentare un raggruppamento di imprese in filiera è un valore aggiunto per gli interlocutori locali, in quanto attraverso un’organizzazione intermedia come un consorzio è possibile rappresentare il potenziale che le imprese associate raggiungono nel fornire soluzioni tecnologiche integrate. Anche le organizzazioni senza scopo di lucro costituite in forma di consorzi di esportazione hanno beneficiato di un sostegno finanziario pubblico come nel caso specifico del progetto negli USA cui sono stati assegnati fondi grazie all’intervento della Regione Umbria e dei fondi Por Fesr Regione Umbria 2014- 2020 Asse III, Azione 3.3.1. Il consorzio export in Italia non ha fini di lucro e di conseguenza non svolge attività di natura commerciale ma offre servizi a favore delle imprese associate e non solo. La possibilità di poter fornire servizi anche ad imprese non associate purché coerenti con lo statuto e la mission del consorzio consente inoltre di sviluppare nuove opportunità di contatto con imprese che temporaneamente potrebbero non appartenere al consorzio ma che sono invece funzionali al completamento della filiera. Il Consorzio Export ha anche giocato un ruolo nell’esperienza italiana di garanzia e qualità dei prodotti offerti dai suoi membri in considerazione del fatto che le aziende che fanno parte di questa aggregazione pur mantenendo la propria individualità operano in alcune situazioni sotto l’egida e il marchio dell’associazione consortile. Ciò significa che tutte le aziende partecipanti all’esperienza consortile hanno interesse a mantenere nel tempo gli stessi standard di qualità affinché la stessa immagine e lo stesso grado di affidabilità possano essere garantiti da tutte le aziende. UNIMATIC Group Industrial Technology attraverso il progetto negli USA ha quindi supportato il consolidamento delle società collegate e lo sviluppo e consolidamento della loro presenza nel mercato statunitense. L’esperienza ultradecennale del consorzio ci permette di creare sinergie con una rete di contatti che si è sviluppata nel tempo e in tutto il mondo. NOTE GENERALI SUI CONSORZI DI ESPORTAZIONE ITALIANI Tipologie di consorzi per l’internazionalizzazione I consorzi per l’internazionalizzazione possono essere classificati secondo i seguenti parametri: obiettivi perseguiti; settore produttivo di pertinenza delle aziende associate; livello di complementarietà tra i prodotti delle aziende associate; rapporto territoriale tra le aziende associate; forma giuridica delle società collegate; natura giuridica del consorzio In base agli obiettivi perseguiti, i consorzi possono essere classificati in: Consorzi promozionali (o di servizio). Consorzi di vendita (o operativi, o funzionali). I primi sono destinati a fornire servizi generali volti a supportare ed integrare l’attività di export delle società consortili; questi ultimi si occupano della commercializzazione dei prodotti delle aziende associate sui mercati esteri, eventualmente apponendo il marchio consortile. Si precisa che il consorzio di vendita non si assume alcun rischio commerciale, ovvero non acquista prodotti dalle società consorziate per poi rivenderli sul mercato, ma si limita a mettere in contatto la società consortile con l’acquirente estero o , al massimo, acquisisce commesse in nome e per conto delle società consortili. Il motivo per cui in Italia i consorzi di promozione sono molto più numerosi di quelli di vendita risiede nel grado di estensione della delega che la singola società consortile attribuisce al consorzio: limitato nei consorzi di promozione; più esteso nei consorzi di vendita. A seconda del settore produttivo di appartenenza delle imprese associate, i consorzi possono essere classificati in: consorzi monosettoriali e consorzi multisettoriali. I consorzi unisettoriali sono costituiti da imprese appartenenti allo stesso settore produttivo. I consorzi multisettoriali, invece, sono costituiti da aziende appartenenti a settori produttivi anche molto eterogenei tra loro. Sulla base dei rapporti esistenti tra i prodotti delle aziende associate, vediamo che queste ultime possono produrre: prodotti diversi ma complementari, che portano all’offerta di un prodotto finale “completo”; oppure possono realizzare un “pacchetto” di prodotti integrati. “Sistemando” il parametro di appartenenza al settore e il parametro del rapporto tra i prodotti delle imprese consorziate, i consorzi per l’internazionalizzazione possono essere classificati in: consorzi multisettoriali generici; consorzi multisettoriali complementari; consorzi unisettoriali generici; consorzi unisettoriali complementari. I consorzi multisettoriali generici si caratterizzano per il fatto che le imprese associate appartengono a settori produttivi diversi e producono beni non complementari tra loro. Questo tipo di società consortili utilizza principalmente i servizi di base offerti dal consorzio. I consorzi complementari multisettoriali sono caratterizzati da un elevato grado di complementarietà tra i prodotti delle imprese associate che, tuttavia, sembrano appartenere a settori produttivi diversi. Anche in questo caso le società collegate utilizzano principalmente i servizi di base offerti dal consorzio. I consorzi generici unisettoriali sono caratterizzati da prodotti appartenenti allo stesso settore produttivo. Ciò significa che le aziende associate producono prodotti simili e quindi competono tra loro. In questo caso, il ricorso al consorzio avviene per ragioni di raggiungimento di livelli di competitività superiori al proprio; quindi il consorzio è solitamente impegnato su quasi tutti i fronti: dall’offerta dei servizi di base ai servizi avanzati, dalle ricerche di mercato, all’assicurazione del credito, e così via. Tuttavia, la rivalità tra le aziende associate è spesso un fattore di minaccia per la corretta e piena funzionalità del consorzio, e può persino minacciarne l’esistenza. I consorzi complementari monosettoriali sono caratterizzati da imprese consortili appartenenti allo stesso settore produttivo ma che producono prodotti con un elevato grado di complementarietà tra loro. Questo è il caso più stimolante per l’attività di un consorzio, perché l’elevata complementarietà tra i prodotti favorisce un clima di collaborazione tra le imprese consorziate. Sulla base del parametro del rapporto territoriale esistente tra le imprese associate si possono distinguere: consorzi monoterritoriali e consorzi multiterritoriali. Nei consorzi uniterritoriali le imprese associate operano nella stessa area geografica. Nei consorzi multiterritoriali, le imprese associate operano in un’area geografica ampia e diversificata. A seconda della natura del consorzio si distingue tra: consorzi privati e consorzi misti. Un consorzio privato è utilizzato quando è costituito esclusivamente da imprese con una persona giuridica privata. Si parla di consorzio misto quando è composto sia da aziende private che da enti pubblici, quali, tipicamente: Camere di Commercio, enti territoriali locali (ad esempio comuni), associazioni di imprese. I servizi offerti dai consorzi per l’internazionalizzazione. I consorzi per l’internazionalizzazione offrono una gamma di servizi molto ampia in virtù del fatto che la realtà operativa di tali consorzi è caratterizzata da diversità in termini di dimensioni, disponibilità di risorse, caratteristiche delle imprese associate. A questa diversità operativa va aggiunta anche la naturale evoluzione del singolo consorzio. Le attività dei consorzi per l’internazionalizzazione sono le seguenti – servizi di base per attività di esportazione; – consulenza e supporto per attività di marketing; – attività promozionali; – attività di collegamento con strutture pubbliche e private operanti nel campo dei servizi di supporto all’internazionalizzazione; – attività di intermediazione commerciale; – servizi vari. I servizi base per l’attività di esportazione sono tutti quei servizi che hanno caratterizzato fin dall’inizio le strutture consortili, quali: traduzione della corrispondenza commerciale; interpretariato durante visite aziendali, incontri con operatori esteri (buyer/fornitori), fiere; assistenza e consulenza doganale, fiscale e logistica nel processo di espletamento delle pratiche di esportazione. Trattandosi di servizi di base, è ovvio che si rivolgono a piccole imprese consorziate che non dispongono di personale amministrativo in grado di svolgere tali compiti e che si trovano nella fase iniziale del processo di internazionalizzazione. I servizi di consulenza e supporto alle attività di marketing consistono in: raccolta di informazioni di mercato da istituzioni quali ICE-Agenzia, Camere di Commercio, WTO, FMI e altri istituti nazionali e internazionali; scambio di informazioni tra le società collegate; ricerche di mercato mirate per le singole aziende associate; consulenza specialistica in materia di finanziamenti all’export, contratti internazionali, assistenza legale in caso di contenziosi internazionali, avvio di scambi indennizzi; apertura e gestione di sedi operative all’estero (sotto forma di uffici di rappresentanza, rapporti di collaborazione con le rappresentanze locali) al fine di avere una più diretta percezione dell’andamento dei mercati di riferimento del consorzio. L’attività promozionale consiste nella ricerca e organizzazione di contatti diretti con operatori esteri, oppure in contatti indiretti attraverso l’organizzazione di fiere. Poiché l’attività promozionale è l’attività più importante del consorzio per l’internazionalizzazione, ogni consorzio predispone un programma annuale di partecipazione alle principali fiere internazionali. Si tratta di una partecipazione “attiva” in quanto il consorzio può occuparsi dell’intero “ciclo” di partecipazione fieristica, che va dall’acquisto degli spazi espositivi all’invio di campioni di merce, all’organizzazione del viaggio degli espositori, all’allestimento della documentazione necessaria, all’allestimento degli stand, all’organizzazione di incontri con clienti esteri, all’elaborazione di un programma pubblicitario ad hoc per le singole società consorziate. L’attività promozionale svolta dal Consorzio è anche legata alla promozione e organizzazione di missioni economiche delle imprese consorziate nei nuovi mercati, per lo più organizzate in collaborazione con ICE-Agenzia e Camere di Commercio. Le attività di raccordo con le strutture pubbliche e private operanti nel campo dei servizi di supporto all’internazionalizzazione si sostanziano nella stipula di convenzioni per la fruizione dei servizi offerti da operatori privati, quali agenzie di viaggio, strutture alberghiere, istituti bancari, gestori di banche dati, spedizionieri, assicuratori , studi legali, e nell’assistenza nei contatti con enti pubblici, quali l’Agenzia ICE, le Camere di Commercio operanti in Italia e all’estero, le Ambasciate e i Consolati. Un’altra funzione del consorzio è quella di intermediazione commerciale, che assume caratteristiche diverse a seconda che il consorzio si assuma o meno il rischio commerciale di vendere prodotti all’estero. In questo secondo caso il consorzio si limita a ricercare clienti esteri e a metterli in contatto con i propri consorziati, che direttamente o indirettamente gestiscono, tramite agente/rappresentante, l’affare. In questo caso, il consorzio richiede solitamente una commissione sulle operazioni concluse. Se invece il consorzio si assume il rischio commerciale, è il consorzio stesso ad acquistare i prodotti dei suoi consorziati per poi rivenderli all’estero, assumendo così il ruolo di azienda commerciale specializzata per l’esportazione. In questo secondo caso, è comune rilevare una “sottomissione” dei consorziati alle esigenze commerciali dell’organo consortile in termini di adeguamenti dei prodotti da esportare. Ed è proprio questa perdita di autonomia decisionale delle società consorziate che limita il ricorso ai consorzi che si occupano della vendita dei prodotti dei loro soci. I consorzi per l’internazionalizzazione, infine, possono offrire diversi servizi, come l’allestimento di mostre permanenti per i prodotti delle imprese consorziate, attività di formazione su pratiche e normative relative all’export. |